A scuola abbiamo sempre discusso sulla legalità e in generale dei suoi principi ma in questo ultimo periodo abbiamo approfondito l’argomento. Durante una lezione la prof. di arte ha iniziato a parlarci di un evento che subito ha entusiasmato tutti noi alunni. L’evento in questione era la “Marcia sulla legalità” che si sarebbe tenuta il 23 marzo. Le professoresse ci hanno parlato di questa marcia e abbiamo discusso insieme sul vero significato di legalità, sulla mafia ma anche sulla pace e tutti gli argomenti a correlati. In preparazione a questo evento abbiamo fatto varie attività in diverse materie.

Inizialmente abbiamo letto dei testi su questo argomento di antologia e discusso e riflettuto sul loro contenuto. Dopo ciò abbiamo pensato, dividendoci in gruppi, a degli slogan che rappresentassero il significato della legalità e della pace e che colpissero le persone a prima vista. Questi slogan servivano perché successivamente avremmo dovuto con essi predisporre dei cartelloni. Tutti insieme, poi, abbiamo preparato anche uno striscione con scritto lo slogan più votato con cui poi avremmo sfilato per il paese.

Lo slogan scelto è stato “Pace è… giustizia verità amore libertà”, una frase di Papa Giovanni Paolo II. Nel frattempo, noi alunni delle classi terze abbiamo preparato delle presentazioni multimediali sul significato di legalità e le abbiamo esposte nelle classi prime. Queste attività sono state importanti per farci capire come imparare ad essere dei cittadini e delle persone consapevoli delle proprie azioni. Infine, con la professoressa di italiano, qualche giorno prima della marcia, abbiamo visto un film veramente molto significativo e importante; esso raccontava la vita dei giudici Falcone e Borsellino, due persone da cui prendere esempio e imparare che hanno lottato per la legalità fino alla morte senza mai arrendersi.

Dopo queste settimane di preparazione è arrivata la tanto attesa giornata: mercoledì 23 marzo noi alunni della scuola secondaria di Pozzoleone eravamo pronti per questa grandiosa manifestazione. La marcia è cominciata alle 11:00 ed è durata circa fino alle 12:30. Tutti noi, alunni e professori, siamo partiti dal cancello della scuola e abbiamo cominciato a marciare ognuno con in mano cartelloni oppure lo striscione principale. Inoltre, un alunno, per farci sentire dal paese, ha suonato per tutta la marcia il rullante, accompagnato da altri compagni con i cembali. Durante il tragitto abbiamo notato la presenza di alcuni abitanti di Pozzoleone e questa è una cosa che ci ha fatto molto piacere perché vuol dire che il nostro paese, anche se piccolo, ha colto l’importante significato di questa nostra manifestazione. Il percorso ha avuto varie tappe, partendo appunto dalla scuola siamo arrivati al caseificio per poi dirigerci verso via Alpini, successivamente siamo passati davanti al comune dove c’era l’ufficio del sindaco che ci ha visto e ha colto l’occasione per raggiungerci in piazza nel parchetto a fianco alla chiesa dove era prevista la tappa finale dell’evento. Ogni classe si è seduta; tutti riuniti nel parco abbiamo assistito alla lettura da parte dei ragazzi di terza di riflessioni sulla legalità e sul rispetto; successivamente anche il sindaco ha fatto il suo discorso e si è detto fiero ed emozionato per la nostra marcia. Per tenersi un ricordo di questo evento ha scelto due tra i tanti cartelloni per portarli con sé in comune. Per concludere abbiamo ascoltato una canzone di Fabrizio Moro intitolata “Pensa” che parlava in maniera chiara dell’argomento ed era accattivante dal punto di vista musicale. Così, dopo questa parte, che è stata la più importante, siamo ripartiti per tornare a scuola. Una volta arrivati ci siamo tutti seduti nel giardino e abbiamo ascoltato un’ulteriore canzone ovvero “Viva la libertà” di Jovanotti, essa esprimeva appunto la libertà che è un diritto che tutti noi dobbiamo avere e per averla dobbiamo rispettare anche quella degli altri, nella legalità. Questa canzone mi ha dato un senso di serenità. Così si è conclusa questa memorabile marcia; a me personalmente è piaciuta molto soprattutto per il grande significato che ha trasmesso. Può sembrare una cosa semplice ma non lo è, infatti tutte queste persone dietro ad ogni singolo cartellone volevano fare del proprio meglio per ribadire e ricordare di non stare in silenzio, di combattere per i propri diritti, di denunciare gli atti illegali e impegnarsi al massimo per essere delle persone oneste e compiere atti legali. Questa marcia ha portato per le strade del nostro paese anche un altro messaggio, un messaggio di pace, oggi più che mai necessario se pensiamo alla brutta situazione della guerra tra Russia e Ucraina e, in generale, per ribadire che la guerra non è mai una cosa giusta. Penso inoltre che sia importantissimo parlare di questi argomenti a scuola perché sono proprio essi che ci rendono persone civili e che in qualche modo, a parer mio, riescono a ridurre la possibilità, in un futuro, di diventare persone che commettono atti illegali… proprio come dice il grande magistrato Caponnetto:<< La mafia teme più la scuola della giustizia>>. Speriamo che questi messaggi siano arrivati alle persone che hanno assistito a questa marcia e anche ad altre; infatti, con nostra grande gioia, nel giornale di Vicenza si è parlato di questa nostra manifestazione e questo ci ha resi orgogliosi. Concludo ricordando a tutti che è importante fare la propria parte.

Noi, scuola secondaria Giovanni Paolo II di Pozzoleone, l’abbiamo fatta.

Asia Antonini – classe 3^B